Quando: 17/07/2023 | 18:30 - 19:30
Dove: Piazza Bottesini - Piazza Bottesini - Torino
L’artista Alessandro Bulgini inaugura il secondo manifesto della nona edizione di Opera Viva con una opera dedicata ai due registi De Serio, in Piazza Bottesini in Torino.
In un’epoca di catastrofico cambiamento climatico e di urbanizzazioni selvagge, affiorano ๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ๐๐ถ๐๐ถ ๐ฑ๐ถ ๐ฟ๐ฒ๐๐ถ๐๐๐ฒ๐ป๐๐ฎ ๐ฒ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ๐ด๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐ป๐ฒ๐น ๐ฐ๐ฒ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ, ๐ฑ๐ถ ๐ฎ๐ฟ๐๐ฒ ๐ป๐ผ๐ป ๐ถ๐๐๐ถ๐๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฎ๐น๐ฒ ๐ฐ๐ต๐ฒ ๐๐ถ ๐ฟ๐ฎ๐บ๐ถ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ฎ ๐ป๐ฒ๐ถ ๐พ๐๐ฎ๐ฟ๐๐ถ๐ฒ๐ฟ๐ถ.
Una piccola cincia ci obbliga a un punto di vista nuovo. Per farlo si fa gigante e pop, esce dal suo nido e ci osserva, ma, anche questa volta, a testa in giรน.
Una piccola cincia ci obbliga a un punto di vista nuovo. Per farlo si fa gigante e pop, esce dal suo nido e ci osserva, ma, anche questa volta, a testa in giรน.
๐๐๐ป๐ฒ๐ฑ๐ถฬ ๐ญ๐ณ ๐น๐๐ด๐น๐ถ๐ผ ๐ผ๐ฟ๐ฒ ๐ญ๐ด.๐ฏ๐ฌย ๐ถ๐ป ๐ฝ๐ถ๐ฎ๐๐๐ฎ ๐๐ผ๐๐๐ฒ๐๐ถ๐ป๐ถa Torino si potrร scoprire “๐ก๐ฎ๐๐๐ฟ๐ฎ ๐บ๐ผ๐ฟ๐๐ฎ” ๐ฑ๐ฒ๐ถ ๐๐ฟ๐ฎ๐๐ฒ๐น๐น๐ถ ๐๐ฒ ๐ฆ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ผ, ๐ถ๐น ๐๐ฒ๐ฐ๐ผ๐ป๐ฑ๐ผ ๐ ๐ฎ๐ป๐ถ๐ณ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ฑ๐ฒ๐น๐น๐ฎ ๐๐ซ ๐ฒ๐ฑ๐ถ๐๐ถ๐ผ๐ป๐ฒ ๐ฑ๐ถ ๐ข๐ฃ๐๐ฅ๐ ๐ฉ๐๐ฉ๐, un progetto di arte urbana che dal 2015 ha ospitato piรน di 50 artisti italiani e stranieri interpreti dello spazio 6×3 metri di un’affissione pubblicitaria.
Il progetto di ๐๐น๐ฒ๐๐๐ฎ๐ป๐ฑ๐ฟ๐ผ ๐๐๐น๐ด๐ถ๐ป๐ถ di questโanno si intitola โ๐ข๐ฝ๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ฉ๐ถ๐๐ฎ, ๐๐๐ถ๐ด๐ถ ๐นโ๐ฎ๐ฑ๐ฑ๐ฒ๐๐๐ผ ๐ฎ๐น๐น๐ฒ ๐ฎ๐ณ๐ณ๐ถ๐๐๐ถ๐ผ๐ป๐ถโ e si concentra sul concetto di ribaltamento: nessuna figura curatoriale, soltanto gli artisti e Luigi, lโaddetto alle affissioni, che appenderร tutte le immagini capovolte. Un gesto semplice per riflettere sul concetto di autorialitร e per esplorare ogni linguaggio, nellโobiettivo ostinato di far congiungere lโarte con la vita.
BIOGRAFIA
๐๐ถ๐ฎ๐ป๐น๐๐ฐ๐ฎ ๐ฒ ๐ ๐ฎ๐๐๐ถ๐บ๐ถ๐น๐ถ๐ฎ๐ป๐ผ ๐๐ฒ ๐ฆ๐ฒ๐ฟ๐ถ๐ผ (Torino, 1978) lavorano insieme come registi e artisti dal ’99. Hanno esordito nel lungometraggio per il cinema con Sette opere di misericordia (2011), presentato nel concorso internazionale del Festival di Locarno.
I ricordi del fiume (2015), ha avuto l’anteprima al Festival di Venezia, cosรฌ come lโultimo lungometraggio di finzione, Spaccapietre (2020), unico italiano in concorso alle Giornate degli Autori. Protagonisti dei loro lavori, sia nel cinema che nelle installazioni, sono identitร sradicate, o identitร collettive e interstiziali, in un percorso ibrido tra messa in scena, memoria e performance. Gestiscono da anni lo spazio culturale del Piccolo Cinema di via Cavagnolo (Circoscrizion 6 di Torino, zona via Ivrea) con una attenta programmazione filmica, incontri e workshop con registi internazionali.
I ricordi del fiume (2015), ha avuto l’anteprima al Festival di Venezia, cosรฌ come lโultimo lungometraggio di finzione, Spaccapietre (2020), unico italiano in concorso alle Giornate degli Autori. Protagonisti dei loro lavori, sia nel cinema che nelle installazioni, sono identitร sradicate, o identitร collettive e interstiziali, in un percorso ibrido tra messa in scena, memoria e performance. Gestiscono da anni lo spazio culturale del Piccolo Cinema di via Cavagnolo (Circoscrizion 6 di Torino, zona via Ivrea) con una attenta programmazione filmica, incontri e workshop con registi internazionali.
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