Quando: 05/12/2022 | 18:30 - 20:00
Dove: Circolo Arci Risorgimento - via Poggio 16 - Torino
๐๐๐ป๐ฒ๐ฑ๐ถฬ ๐ฑ ๐ฑ๐ถ๐ฐ๐ฒ๐บ๐ฏ๐ฟ๐ฒ – ๐. ๐ญ๐ด:๐ฏ๐ฌ – ๐๐ถ๐ฟ๐ฐ๐ผ๐น๐ผ ๐ฅ๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ด๐ถ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ (๐ฉ๐ถ๐ฎ ๐๐ถ๐ผ๐๐ฎ๐ป๐ป๐ถ ๐ฃ๐ผ๐ด๐ด๐ถ๐ผ ๐ญ๐ฒ, ๐ง๐ข)
๐๐ก ๐ข๐ช๐ฉ๐ช๐๐ก๐๐จ๐ข๐ค ๐๐ช๐ก๐ฉ๐ช๐ง๐๐ก๐ ๐ฅ๐ง๐๐ฉ๐๐๐๐ฉ๐ค, ๐ฃ๐๐จ๐๐ค๐จ๐ฉ๐ค ๐ ๐ง๐๐ฉ๐ง๐ค๐ซ๐๐ฉ๐ค
Evento a cura di Arci Torino per il progetto ๐๐ฐ๐ญ๐ช๐ด!
๐๐ก ๐ข๐ช๐ฉ๐ช๐๐ก๐๐จ๐ข๐ค ๐๐ช๐ก๐ฉ๐ช๐ง๐๐ก๐ ๐ฅ๐ง๐๐ฉ๐๐๐๐ฉ๐ค, ๐ฃ๐๐จ๐๐ค๐จ๐ฉ๐ค ๐ ๐ง๐๐ฉ๐ง๐ค๐ซ๐๐ฉ๐ค
Evento a cura di Arci Torino per il progetto ๐๐ฐ๐ญ๐ช๐ด!
๐๐น ๐ฝ๐ฟ๐ผ๐ด๐ฟ๐ฎ๐บ๐บ๐ฎ:
Accoglienza e saluti: ๐๐ฎ๐๐๐ฒ๐๐ฎ ๐ฃ๐ผ๐ฝ๐๐น๐ฎ๐ฟ, ๐๐ผ๐ ๐๐ก๐ฒ๐ – ๐ข๐ณ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ถ๐ป๐ฒ ๐๐ผ๐ฟ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ, ๐๐ถ๐ฟ๐ฐ๐ผ๐น๐ถ ๐๐ฎ๐ป๐ณ๐ผ ๐ฒ ๐ฅ๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ด๐ถ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ
๐ผ๐ ๐๐ข๐ก๐ข๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ก๐๐๐ก๐. ๐น๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐ก๐ข๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐ ๐ ๐ก๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐ก๐ข๐๐๐๐ก๐ฬ ๐๐๐๐ก๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐ก๐๐โ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ฃ๐๐ ๐๐๐๐: presentazione della ricerca a cura di ๐๐ฎ๐ฐ๐ผ๐ฝ๐ผ ๐๐ฎ๐ป๐๐ฎ (ricercatore Arci Torino e borsista di ricerca di CPS – Unito).
๐ง๐ฎ๐๐ผ๐น๐ฎ ๐ฟ๐ผ๐๐ผ๐ป๐ฑ๐ฎ animata dalle persone e dalle associazioni presenti, con la partecipazione di ๐ฆ๐ฒ๐ฟ๐ด๐ถ๐ผ ๐ฅ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ถ๐ฎ๐ฟ๐ฑ๐ผ๐ป๐ฒ (Direttore artistico di C2C Festival e Presidente di Situazione Xplosiva Aps) e ๐๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ง๐ผ๐ฟ๐ถ (Circolo Risorgimento, attivista culturale dagli anni โ70).
Accoglienza e saluti: ๐๐ฎ๐๐๐ฒ๐๐ฎ ๐ฃ๐ผ๐ฝ๐๐น๐ฎ๐ฟ, ๐๐ผ๐ ๐๐ก๐ฒ๐ – ๐ข๐ณ๐ณ๐ถ๐ฐ๐ถ๐ป๐ฒ ๐๐ผ๐ฟ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ, ๐๐ถ๐ฟ๐ฐ๐ผ๐น๐ถ ๐๐ฎ๐ป๐ณ๐ผ ๐ฒ ๐ฅ๐ถ๐๐ผ๐ฟ๐ด๐ถ๐บ๐ฒ๐ป๐๐ผ
๐ผ๐ ๐๐ข๐ก๐ข๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ก๐๐๐ก๐. ๐น๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐ก๐ข๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐๐ ๐๐๐ ๐ก๐ ๐ ๐ก๐๐๐๐๐ ๐๐ ๐๐ข๐ก๐ข๐๐๐๐ก๐ฬ ๐๐๐๐ก๐๐ ๐๐๐๐ ๐๐๐๐ก๐๐โ๐ ๐๐ ๐๐๐๐๐๐ฃ๐๐ ๐๐๐๐: presentazione della ricerca a cura di ๐๐ฎ๐ฐ๐ผ๐ฝ๐ผ ๐๐ฎ๐ป๐๐ฎ (ricercatore Arci Torino e borsista di ricerca di CPS – Unito).
๐ง๐ฎ๐๐ผ๐น๐ฎ ๐ฟ๐ผ๐๐ผ๐ป๐ฑ๐ฎ animata dalle persone e dalle associazioni presenti, con la partecipazione di ๐ฆ๐ฒ๐ฟ๐ด๐ถ๐ผ ๐ฅ๐ถ๐ฐ๐ฐ๐ถ๐ฎ๐ฟ๐ฑ๐ผ๐ป๐ฒ (Direttore artistico di C2C Festival e Presidente di Situazione Xplosiva Aps) e ๐๐ฎ๐๐ฟ๐ฎ ๐ง๐ผ๐ฟ๐ถ (Circolo Risorgimento, attivista culturale dagli anni โ70).
Per info: segreteria@arcitorino.it
Il Risorgimento รจ un Circolo Arci. ๐ฃ๐ฒ๐ฟ ๐ถ๐๐ฐ๐ฟ๐ถ๐๐ฒ๐ฟ๐๐ถ ๐ผ ๐ฟ๐ถ๐ป๐ป๐ผ๐๐ฎ๐ฟ๐ฒ ๐น๐ฎ ๐๐ฒ๐๐๐ฒ๐ฟ๐ฎ ๐ฎ๐ฌ๐ฎ๐ฎ/๐ฎ๐ฏ scarica la app su https://tessera-arci.it/
e compila la pre-iscrizione alla tua associazione, oppure iscriviti in presenza, sempre tramite lโapp, presso il Circolo il giorno dellโevento.
e compila la pre-iscrizione alla tua associazione, oppure iscriviti in presenza, sempre tramite lโapp, presso il Circolo il giorno dellโevento.
๐๐ผ๐๐ฎ ๐๐๐ฐ๐ฐ๐ฒ๐ฑ๐ฒ?
Dalla seconda metร del Novecento, recuperando il patrimonio del mutualismo operaio, prende forma una nuova tipologia di associazionismo mutualistico, centrato sulla cultura e sul tempo libero. Collocandosi nello spazio interstiziale tra cultura popolare e avanguardia, tra politica e societร nasce lโArci, che di questo fenomeno ha rappresentato un pezzo consistente.
Le trasformazioni socioeconomiche che porteranno allโaffermazione del neoliberismo nei decenni successivi, investono poi anche il settore della cultura che verrร sempre piรน riassorbito dalle logiche del mercato. Cosa succede al mutualismo alla luce di queste trasformazioni?
I movimenti politici e sociali hanno dovuto riscrivere i propri paradigmi di riferimento, facendo i conti con una societร senza quei riferimenti ideologici e di classe che avevano caratterizzato il Novecento e caratterizzata invece da crescente precarietร , individualismo e depoliticizzazione. Nel panorama del thatcheriano โThere is no alternativeโ la sinistra ha presto rinunciato a organizzare in senso politico la vita delle persone e ad offrire unโalternativa nel lavoro, nel tempo libero, nelle relazioni.
Nonostante ciรฒ, assistiamo a un nuovo interesse verso la ricerca di forme di organizzazione capaci di superare il โrealismo capitalistaโ e che sembrano richiamare unโidea di mutualismo di cinque decenni prima. Stando sia dentro sia fuori dal sistema, queste esperienze non sfuggono alle ambivalenze del presente, ma proprio per questo possono rappresentare unโimportante leva di trasformazione dei rapporti di forza, volta a sfidare il pensiero egemonico e i rapporti di potere nella societร .
Se generalmente diamo per scontato che il mutualismo del bisogno e della solidarietร sia una prioritร della sinistra sociale, non si deve fare lโerrore di considerare come secondario il campo della cultura.
La mercificazione delle arti ha progressivamente eroso il senso stesso di un settore che si รจ ritrovato sempre piรน frustrato e assimilato al marketing. Non รจ forse ora di provare a costruire una Cultura differente, basata sulla condivisione e non sulla proprietร ?
Dobbiamo quindi domandarci se per restituire autonomia e libertร ai Soggetti non sia necessario provare a riscrivere le relazioni tra chi produce e chi fruisce, passando da un paradigma di produzione-fruizione commerciale, a un paradigma mutualistico e partecipativo. La Cultura, come bene pubblico sia materiale che immateriale, potrebbe cosรฌ superare il tradizionale rischio di subordinazione a logiche commerciali o del potere politico.
Dalla seconda metร del Novecento, recuperando il patrimonio del mutualismo operaio, prende forma una nuova tipologia di associazionismo mutualistico, centrato sulla cultura e sul tempo libero. Collocandosi nello spazio interstiziale tra cultura popolare e avanguardia, tra politica e societร nasce lโArci, che di questo fenomeno ha rappresentato un pezzo consistente.
Le trasformazioni socioeconomiche che porteranno allโaffermazione del neoliberismo nei decenni successivi, investono poi anche il settore della cultura che verrร sempre piรน riassorbito dalle logiche del mercato. Cosa succede al mutualismo alla luce di queste trasformazioni?
I movimenti politici e sociali hanno dovuto riscrivere i propri paradigmi di riferimento, facendo i conti con una societร senza quei riferimenti ideologici e di classe che avevano caratterizzato il Novecento e caratterizzata invece da crescente precarietร , individualismo e depoliticizzazione. Nel panorama del thatcheriano โThere is no alternativeโ la sinistra ha presto rinunciato a organizzare in senso politico la vita delle persone e ad offrire unโalternativa nel lavoro, nel tempo libero, nelle relazioni.
Nonostante ciรฒ, assistiamo a un nuovo interesse verso la ricerca di forme di organizzazione capaci di superare il โrealismo capitalistaโ e che sembrano richiamare unโidea di mutualismo di cinque decenni prima. Stando sia dentro sia fuori dal sistema, queste esperienze non sfuggono alle ambivalenze del presente, ma proprio per questo possono rappresentare unโimportante leva di trasformazione dei rapporti di forza, volta a sfidare il pensiero egemonico e i rapporti di potere nella societร .
Se generalmente diamo per scontato che il mutualismo del bisogno e della solidarietร sia una prioritร della sinistra sociale, non si deve fare lโerrore di considerare come secondario il campo della cultura.
La mercificazione delle arti ha progressivamente eroso il senso stesso di un settore che si รจ ritrovato sempre piรน frustrato e assimilato al marketing. Non รจ forse ora di provare a costruire una Cultura differente, basata sulla condivisione e non sulla proprietร ?
Dobbiamo quindi domandarci se per restituire autonomia e libertร ai Soggetti non sia necessario provare a riscrivere le relazioni tra chi produce e chi fruisce, passando da un paradigma di produzione-fruizione commerciale, a un paradigma mutualistico e partecipativo. La Cultura, come bene pubblico sia materiale che immateriale, potrebbe cosรฌ superare il tradizionale rischio di subordinazione a logiche commerciali o del potere politico.
INFORMAZIONI:
- Tel.
- Email segreteria@arcitorino.it
- Facebook https://www.facebook.com/events/1882182372165374/
- Sito Web
Categorie: