Galleria Portineria: inaugurazione e mostra Stefano Roggero

Chi l’ha cavalcata, chi l’ha usata come un trapezio, per Valeria un posatoio e per Sara un compagno di danze. Quella sedia mi accompagna in studio da oltre 12 anni. Un consueto elemento delle scarne scenografie dei ritratti, facile appiglio per chi non è aduso a posare di fronte all’obiettivo. Talvolta però, nelle mani di chi conosce le magie del palco, trasfigura. Può essere un appoggio sbilenco, un rifugio fisico o un tappo alle proprie angosce.
Una fotografa ha notato la sedia in un paio di scatti e mi ha chiesto se ci fosse un senso (Grazie Nadia). Era da anni che coltivavo l’idea di mettere
in fila le interpretazioni della sedia. Ho rovistato negli archivi ed ecco cosa ne è uscito.
In attesa di nuovi scatti, quasi spiace rompere l’incantesimo.

STEFANO ROGGERO

Stefano Roggero , nasce a Torino nel 1960. Medico presso il Direzione
Sanitaria delle Molinette, fotografa da quando aveva vent’anni. Da sempre interessato all’archeologia industriale ed alla cultura materiale ha iniziato a fotografare il teatro ed i suoi protagonisti agli inizi degli anni 2000. Le sue immagini costituiscono materiale per la comunicazione e promozione degli spettacoli comparendo regolarmente su locandine, quotidiani e programmi di sala. Lavora in digitale per i ritratti e le foto di teatro. Utilizza una Linhof Technika 4”x5” per le foto di ricerca e di architettura.
Ha una propria sala posa presso i Docks Dora.