E’ presso la loro sede in Barriera di Milano (corso Vigevano 56 ) che l’Associazione AMMI si prepara ad inaugurare il Venerdì 19 Maggio alle ore 17.00 il Centro di Documentazione e Biblioteca specializzata in Mediazione e lavoro Interculturale. Un luogo dedicato a Jean Marie Vianney Tshotsha, pioniere della mediazione interculturale a Torino.
Centro di Documentazione “Jean Marie Tshotsha”
L’Associazione Multietnica dei Mediatori Interculturali A.M.M.I. ETS inaugura uno spazio che si propone come Centro di Documentazione e Biblioteca specializzata a disposizione dei mediatori e degli operatori interculturali del territorio.
Un luogo che porta il nome di Jean Marie Vianney Tshotsha, uno dei pionieri della mediazione interculturale a Torino e in Italia, dove consultare e usufruire del materiale didattico, ma si propone anche come punto di riferimento, aggiornamento e formazione per chiunque voglia approfondire e conoscere meglio la mediazione interculturale come strumento, come professione e come dispositivo.
L’inaugurazione
L’Inaugurazione dello spazio Jean Marie Vianney Tshotsha è prevista per il il Venerdì 19 Maggio alle ore 17.00 siete invitati presso la sede dell’ A.M.M.I. in corso Vigevano 56
Programma:
Introduzione a cura dell’associazione A.M.M.I.
Saluti istituzionali della Città di Torino
Interventi di ricercatori e studiosi universitari su mediazione interculturale
Ricordando Jean Marie (amici e colleghi)
Conclusioni
Rinfresco Etnico a cura dell’A.M.M.I.
Info e prenotazione:
info@mediatoreinterculturale.it
ENTRATA LIBERA FINO AD ESAURIMENTO POSTI
Jean Marie Vianney Tshotsha
“Persona carismatica, con una visione ampia del sociale, della storia, delle dinamiche migratorie e una idea chiara sulla necessità e sull’importanza della figura del mediatore interculturale che inizia in quel periodo a diventare sempre più richiesta dalle istituzioni locali come gli Uffici Stranieri e Minori del comune, Asl, ospedali, consultori familiari, carcere minorile, scuole e presso enti del terzo settore. Jean Marie arriva a Torino alla metà degli anni 80. A partire dal 1987 propone e anima per tre anni consecutivi la manifestazione multiculturale “Torino a Colori” a cui aderiscono più di 60 associazioni straniere ed italiane. Una parte di queste da vita al Comitato Città Aperta, uno spazio di confronto su quanto ruota attorno all’immigrazione. In occasione di una riunione del comitato, JM viene contattato dai rappresentanti dell’IRES Lucia Morosini ed entra a far parte del gruppo di ricercatori che coordinano la ricerca “Uguali e Diversi”. L’esperienza di Città Aperta naufraga dopo tre anni e JM nel 1989, con l’intento di continuare a promuovere il confronto interculturale a livello cittadino, fonda l’Associazione Harambe (associazione di fatto che si costituisce formalmente nel 1991). Parallelamente, JM comincia a collaborare come volontario con l’ufficio Stranieri del Comune di Torino. Sarà da queste prime esperienze di collaborazione con i servizi pubblici e dal dibattito sviluppatosi in seno al gruppo di ricerca dell’IRES Morosini che affiora l’idea di creare un corso di formazione per Mediatori Culturali.Il suo intenso operato, nel Comune e nella Provincia di Torino, ha lasciato un’impronta tanto importante da conoscere per le generazioni successive dei mediatori interculturali e nel loro cammino verso la costruzione di un’identità professionale. “
Fonte: evento Facebook dell’AMMI