Quando: 29/03/2023 | 19:00 - 22:30
Dove: Circolo Jigeenyi presso Bunker - via Paganini 0/200 - Torino
Presso il circolo Jigeenyi di Torino si terrà UFO, una performance con aperitivo, videoinstallazione, dj set.
UFO è un’azione performativa composta da una videoinstallazione interattiva e una performance teatrale, all’interno del progetto BARRIERA CORALLINA.
L’obbiettivo di questa azione è quello di portare la cittadinanza a relazionarsi con nuovi linguaggi espressivi nello spazio pubblico durante le ore notturne. Il tema dell’alieno trattato più volte nelle produzioni della compagnia, torna ad alimentare processi di confronto e integrazione sul territorio. Il quartiere di Barriera di Milano a Torino.
L’obbiettivo di questa azione è quello di portare la cittadinanza a relazionarsi con nuovi linguaggi espressivi nello spazio pubblico durante le ore notturne. Il tema dell’alieno trattato più volte nelle produzioni della compagnia, torna ad alimentare processi di confronto e integrazione sul territorio. Il quartiere di Barriera di Milano a Torino.
UFO
Theatral performance + dj visual set
PROGRAMMA
h.19.00 apericena
h.20.00 accensione videoinstallazione
h.21.30 performance UFO
h.22.30 – till late dj visual set BASA (Barriera Space Agency)
h.20.00 accensione videoinstallazione
h.21.30 performance UFO
h.22.30 – till late dj visual set BASA (Barriera Space Agency)
LA VIDEOINSTALLAZIONE
Un mosaico di testimonianze multimediali di UFO si accostano alle tracce audio del collettivo BASA (Barriera Space Agency).
Un mosaico di testimonianze multimediali di UFO si accostano alle tracce audio del collettivo BASA (Barriera Space Agency).
LA PERFORMANCE
Un documentario mai realizzato: dieci interviste a persone sparse ai quattro angoli del mondo che dichiarano di essere entrati in contatto con gli alieni. Per tutti loro il contatto ha cambiato radicalmente il modo in cui guardare il mondo. “Nessuno di loro racconta la storia dell’avvistamento di un UFO – afferma l’autore – quanto piuttosto quanto sia stata un’esperienza che ha cambiato la loro visione del mondo”.
Sul palco, uno spazio creativo pronto da riempire, stanno due attori seminascosti da una pellicola ologrammatica su cui si proiettano visioni interstellari, mentre un terzo, l’autore/regista, impegnato a dare un ordine a questo accavallarsi di (non-)forme.
Ciò che colpisce di UFO è il modo in cui il regista si pone in dialogo con la compagnia che metterà in scena il suo testo. Questo fa sì che nel momento in cui si lavora con quest’opera ci si ponga la domanda del ruolo dell’autore, del regista e degli attori: sono anch’essi personaggi del dramma? O sono esseri reali che riportano ciò che hanno detto altri? Abbiamo deciso di usare le videoproiezioni per dare una forma di anonimato agli intervistati e allo stesso tempo aprire le porte alle percezioni cosmiche. Nelle testimonianze dell’opera, nelle parole imprecise dei suoi “esperti” c’è un inno alla vita universale che desideriamo restituire.
La performance è liberamente tratta dall’omonimo spettacolo di Aleksandrovič Vyrypaev. Nato nel 1974 a Irkutsk, in Siberia, è tra i più importanti drammaturghi russi contemporanei. Dopo l’attacco russo in Ucraina ha preso pubblicamente posizione contro il governo annunciando la devoluzione delle royalties per i suoi spettacoli a un fondo per le vittime della guerra.
Prodotto da Teatro Carillon all’interno del progetto Barriera Corallina.
Un documentario mai realizzato: dieci interviste a persone sparse ai quattro angoli del mondo che dichiarano di essere entrati in contatto con gli alieni. Per tutti loro il contatto ha cambiato radicalmente il modo in cui guardare il mondo. “Nessuno di loro racconta la storia dell’avvistamento di un UFO – afferma l’autore – quanto piuttosto quanto sia stata un’esperienza che ha cambiato la loro visione del mondo”.
Sul palco, uno spazio creativo pronto da riempire, stanno due attori seminascosti da una pellicola ologrammatica su cui si proiettano visioni interstellari, mentre un terzo, l’autore/regista, impegnato a dare un ordine a questo accavallarsi di (non-)forme.
Ciò che colpisce di UFO è il modo in cui il regista si pone in dialogo con la compagnia che metterà in scena il suo testo. Questo fa sì che nel momento in cui si lavora con quest’opera ci si ponga la domanda del ruolo dell’autore, del regista e degli attori: sono anch’essi personaggi del dramma? O sono esseri reali che riportano ciò che hanno detto altri? Abbiamo deciso di usare le videoproiezioni per dare una forma di anonimato agli intervistati e allo stesso tempo aprire le porte alle percezioni cosmiche. Nelle testimonianze dell’opera, nelle parole imprecise dei suoi “esperti” c’è un inno alla vita universale che desideriamo restituire.
La performance è liberamente tratta dall’omonimo spettacolo di Aleksandrovič Vyrypaev. Nato nel 1974 a Irkutsk, in Siberia, è tra i più importanti drammaturghi russi contemporanei. Dopo l’attacco russo in Ucraina ha preso pubblicamente posizione contro il governo annunciando la devoluzione delle royalties per i suoi spettacoli a un fondo per le vittime della guerra.
Prodotto da Teatro Carillon all’interno del progetto Barriera Corallina.
INFORMAZIONI:
- Tel.
- Email carillon.teatro@libero.it
- Facebook https://www.facebook.com/events/900070604528432/
- Sito Web https://teatrocarillon.jimdofree.com
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