Nei giardini dello storico circolo l’Anatra zoppa, di Via Courmayeur 5, l’associazione Il Pane e le Rose, ha lanciato un progetto di Orto Urbano educativo e solidale. Uno spazio di lavoro, socializzazione, educazione e riflessione sui temi del cibo, dell’ambiente, della solidarietà e della sostenibilità. Per realizzarlo l’associazione ha bisogno di un aiuto finanziario e ha lanciato una campagna raccolta fondi con Produzioni dal basso.
L’Anatra risuscitata
Chi non conosce l’Anatra Zoppa in Barriera?
L’Anatra Zoppa è uno storico circolo di Torino, all’interno del quartiere Barriera di Milano- Nel 2019 l’avventura del circolo durata 33 gloriosi anni si è chiusa per stanchezza. Il vecchio circolo non ce la faceva più a tenere in piedi. Troppe cose erano cambiate.
Riapertura nel cuore della crisi pandemica
Nel 20020, invece, in piena crisi pandemica, lo spazio è stato riaperto nell’emergenza per rispondere alle necessità del territorio tramite azioni solidali, sportelli sociali e laboratori creativi.
Il Pane e le Rose
L’associazione che sta dietro a questo miracolo della riapertura in tempi di chiusure si chiama Il Pane e le Rose.
“Il Pane e le Rose è attiva negli spazi dell’Anatra Zoppa con diverse progettualità, accomunate dall’idea di dare spazio al protagonismo diretto della popolazione abitante nell’area circostante, attraverso pratiche laboratoriali, percorsi artistici e di cura collettiva degli spazi in ottica rigenerativa. Gli spazi di via Courmayeur sono stati attraversati nell’ultimo anno da più di 900 famiglie beneficiarie del progetto Fooding, presso il quale molti/e giovani dell’associazione hanno collaborato o investito il loro tempo in percorsi di volontariato.”
In questi mesi sono state diverse le attività nelle quali si è sperimentata un’attivazione e la partecipazione delle famiglie in percorsi di inclusione socio-culturale, anche grazie al supporto di mediatori e mediatrici culturali laddove le barriere linguistiche rappresentano un ostacolo.
L’orto collettivo
Tra le tante attività in questi 2 anni di lavoro e solidarietà attiva, è nata l’idea di un orto collettivo.
Sono tante le idee e le proposte emerse sullo sviluppo dell’orto, e su come questo possa diventare un punto “di riferimento per tante e diverse attività, attraverso il coinvolgimento della popolazione locale:
- un orto a impatto zero, che sia un luogo in cui fare cultura sui temi dello spreco alimentare e della sua filiera, a partire dal paradosso della scarsità nell’abbondanza
- un luogo di educativa, di laboratori per i/le più piccoli, attraverso la collaborazione con le scuole e l’avvio di percorsi didattici sui temi del cibo, della sua sostenibilità sociale e ambientale
- uno spazio durevole, con una progettualità sostenibile sul lungo periodo, messa in sicurezza dalle intemperie tramite strutture che la garantiscano durante tutto l’anno.”
COME AIUTARE?
I lavori sono avviati, ma per fare tutto ciò c’è bisogno del supporto di chi ha a cuore questo tipo di iniziative: ci sono spese legate alla manutenzione dell’orto, all’acquisto degli strumenti e di taniche e cassoni per raggiungere l’obiettivo Impatto ZERO, così come costi per avviare i percorsi didattici. E poi si vuole che l’orto duri nel tempo, grazie all’allestimento di strutture antigrandine e altre protezioni!
Per portare a termine il progetto servono 4.000€, una somma tutto sommato modesta. che permetteranno di coprire i costi di realizzazione:
Per aiutare bisogna partecipare alla raccolta fondi andando a questo link sul sito Produzioni dal Basso: Anatra Zappa – Sostieni l’orto di Barriera.