Un nuovo sistema di raccolta differenziata dei rifiuti urbani è stato introdotto negli ultimi anni a Torino.
Chiamato “Ecoisole di Prossimità” o, addiritura: “Ecoisole Smart”. il sistema già attivo in certi quartieri della città, come San Salvario o alcune aree della settima circoscrizione, per ora ha creato non pochi problemi. secondo molti osservatori esterni e anche secondo i residenti delle aree coinvolte.
Nella sesta circoscrizione dovrebbero entrare in vigore dal mese di settembre prossimo. Un comitato di cittadini tira l’allarme: “Parliamone. cerchiamo soluzioni di accompagnamento.” Una interpellanza è stata presentata in Consiglio Comunale.
Che cosa sono le ecoisole di prossimità?
Secondo il sito “Informambiente” del Comune di Torino: “È un nuovo modo di realizzare la raccolta differenziata dei rifiuti urbani (regolamento).
Il nuovo sistema opera in prossimità delle utenze a cui é destinato, con contenitori stradali ad accesso controllato, apribili tramite tessera di riconoscimento dell’utente.”
Si tratta come si vede nella foto qui sopra, di contenitori molto più grandi di quelli utilizzati finora. Contenitori più capienti, ma distribuiti a distanze maggiori gli uni dagli altri. L’apertura di questi cassoni è controllata da una scheda magnetica personale.
Sempre secondo il sito del Comune, queste nuove isole servono ” Perché in questo modo si accresce la consapevolezza degli utenti e si aumenta la quantità e la qualità della raccolta differenziata dei rifiuti, (…) E’ inoltre un modo per responsabilizzare ogni cittadino sulla corretta separazione dei rifiuti e sul conseguente corretto conferimento presso i cassonetti dedicati.” (Fonte infoambiente)
Criticità
“seppur chiamata “di prossimità”, [ il metodo Ecoisole di prossimità. Ndr] deresponsabilizza ulteriormente i cittadini, come ampiamente dimostrato da studi nazionali ed internazionali (vedi studi ESPER) oltre che da alcune prime esperienze verificate sulle strade torinesi in cui viene sperimentata (si possiede un dossier fotografico molto dimostrativo).” dice L’associazione ambientalista Pro-Natura. (Fonte: Eco dalle Città).
I residenti nelle aree dove è in azione questo nuovo metodo detto “smart” (intelligente), segnalano molte disfunzioni. La stampa locale riprende in continuazione scene di strade coperte di sacchi di spazzatura.
Mala gestione o inciviltà?
Perchè queste ecoisole così “smart”, e così “vicine al cittadino” non funzionano in certi quartieri? “Oltretutto si sono evidenziate difficoltà per le persone anziane e fragili a conferire, sia per la distanza (a volte anche 100-200 metri gravate dal peso di vari sacchetti), che per i meccanismi adottati basati su una tessera elettronica.” risponde Pronatura nello stesso intervento.
L’apertura di questi mega contenitori è abbastanza macchinosa e controllata da una scheda magnetica. Chi non dispone di scheda (perché non residente di passaggio o residente in forma non regolare, o semplicemente perché l’ha dimenticata a casa) non può aprire il contenitore ed è quindi costretto a riportare indietro il suo sacchetto di immondizie, oppure… a lasciarlo sul marciapiede.
La gente dei nostri quartieri già lascia i sacchi per terra perché il contenitore sotto casa è pieno e non hanno voglia di fare 50 metri fino al prossimo. Mettono sedie, letti, armadi sempre sul marciapiede, perché trovano che fare una chiamata e aspettare un giorno o due per il ritiro gratuito degli ingombranti sia troppo complicato.
Il fallimento delle Ecoisole di Prossimità nei quartieri vicini è dovuto probabilmente a un insieme di mala gestione, che introduce un metodo nuovo senza dialogo, senza misure di accompagnamento… E dall’altra parte una inciviltà molto diffusa
Revit dice: stop! parliamone…
Un gruppo di comitati, associazioni e singoli cittadini di Barriera di Milano, di Aurora e di Falchera ha formato una rete intitolata Rete Vivere il Territorio (ReViT), per chiedere all’amministrazione pubblica confronto e dialogo sulla futura gestione dei rifiuti nei quartieri Nord della Città.
“Chiediamo:- il coinvolgimento delle e dei cittadini: le scelte non possono essere fatte sulla testa delle persone, (…) la fruibilità per tuttə, (…) attenzione all’ambiente… “, si può leggere nel volantino che hanno preparato.
La stessa rete ha presentato un interpellanza al Consiglio Comunale in cui si chiedono a difetto di annullamento del piano almeno dialogo, misure di informazione/ educazione, misure di accompagnamento e di incentivo per i comportamenti corretti.
Per aderire o prendere informazioni sull’azione di ReVIT e sull’introduzione delle Ecoisole Smart nella 6° Circoscrizione : https://www.facebook.com/groups/reterevit