Il mensile cattolico il Messaggero di Sant’Antonio, “il mensile più letto in Italia con 350 mila abbonati sparsi in tutto il Paese”, ha parlato del nostro portale nel numero di settembre 2024.
Il pezzo firmato da Viorica Nechifor è intitolato “Abitanti di Barriera. Là dove donne e uomini di diverse culture si incontrano e dialogano”.
Il nostro piccolo portale di comunità creato nel 2019 e che continua ad esistere nonostante la scarsità di mezzi e di sostegni, suscita in chi lo scopre una legittima sorpresa, essendo una esperienza unica nel suo genere, in Italia.
Qui di seguito il breve articolo.
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Abitanti di Barriera
Là dove donne e uomini di diverse culture si incontrano e dialogano
«Barriera fa schifo, bisogna solo scappare da qui, lo sono andato via da anni», scrive Alessandro su una piattaforma virtuale. «L’Esercito a Barriera: un presidio fisso e pattuglie a piedi tra i banchi del mercato», titolano i giornali locali. Quasi un inferno alle porte di Torino, si direbbe. Eppure in Barriera di Milano, popoloso e popolare quartiere della parte nord della città sabauda, vivono oltre 50 mila abitanti. Uno di loro è Davide, che pubblica sul web: «Ci vivo da 50 anni, zona comoda a tutto e in 10 minuti sei in Centro». Conferma Murat, giornalista originario di Istanbul, che sprona l’abitante deluso dal degrado del quartiere a farsi un giro in zona: «Sai quante associazioni, gallerie d’arte, circoli, centri culturali e società sportive abbiamo? Conosci il numero di festival, rassegne, concerti, fiere, spettacoli teatrali e circensi che si svolgono qui?».
Dove sta, quindi, la verità? Ce lo racconta www.vivoin.it, rete reale e virtuale che presenta le realtà sociali, imprenditoriali e culturali di Barriera. «Non ci rassegniamo alla descrizione fatta dalla stampa generalista o dai leoni da tastiera – dice Karim, presidente di Piernondo, associazione titolare del progetto -. Qui è pieno di corsi e di iniziative promosse da artisti e professionisti, in luoghi unici. Bisogna vedere questa faccia della medaglia e dare visibilità alle forze di cambiamento». E d’accordo anche Daniela, architetta, ideatrice di Vivoin: «Barriera è una realtà complessa, ma non tutta da buttare. Al contrario, è tutta da (ri)scoprire: ha sale di cinema, teatri, spazi, case del quartiere e palazzi unici».
Basta scorrere le pagine del portale per accorgersi della vivacità e dell’unicita di questo territorio e ricordarsi che «Barriera non è una etichetta, é un tatuaggio che ti porti sulla pelle per tutta la vita» (Alessandro Perissinotto, Le colpe dei padri, Piemme).
Viorica Nechifor >>