Turismo in Borgo Dora, quartiere protoindustriale e commerciale di Torino. Scopri le sue attrattive sulla nostra sezione dedicata! https://www.vivoin.it/turismo/
I racconti di Angoli di Torino.
Tratti dal Blog di Pier Giorgio D’Amato,
Piazza della Repubblica, è comunemente conosciuta come Porta Palazzo (o Porta Pila in dialetto piemontese) e si trova nel quartiere Aurora. Con oltre 51.000 metri quadrati di estensione è la piazza più grande di Torino ed ospita il mercato all’aperto più grande d’Europa.
Nomenclatura di Porta Palazzo
Il nome Porta Palazzo trae origine dall’antica porta romana di accesso alla città. La Porta Palatina, considerata la porta romana più ben tenuta al mondo. Il Palazzo a cui si fa riferimento sembra sia invece la Casa del Senato, edificio che si trovava presumibilmente in Piazza 4 Marzo.
In tempi più recenti la zona sud della piazza è sempre stata ben collegata al duomo e a Palazzo Reale, pertanto continuò ad essere comunemente chiamata allo stesso modo. Il lato nord è invece composto principalmente dal Borgo Dora, andando poi a congiungersi con il ponte Mosca e l’antica stazione ferroviaria di Porta Milano.
La piazza è attraversata da corso Regina Margherita che la taglia praticamente in due. Sembra che anticamente in questa zona vi fossero delle sorgenti ritenute terapeutiche dedicate a Santa Barbara e a San Massimo, tantoché il corso fino al 1926 si chiamava Viale di Santa Barbara e San Massimo.
Piazza della Repubblica
Piazza della Repubblica nasce dal desiderio di Vittorio Amedeo II di rinnovare tutta l’area a nord della città. Nel 1701 affidò i lavori a Filippo Juvarra. Il progetto prevedeva una piazza alberata, contornata di edifici barocchi con i portici ed altri viali da edificare sulle mura abbattute. Juvarra ideò un’apertura sull’attuale via Milano, per permettere il ricongiungimento con quello che oggi è corso Giulio Cesare. Analogamente tutta la zona del Quadrilatero Romano è rivista con la costruzione di nuovi edifici.
Inizialmente si era previsto di utilizzarla come piazza d’Armi, ma successivamente si decise di intitolarla a piazza della Vittoria, a ricordo della battaglia di San Quintino, vinta da Emanuele Filiberto nel 1557. L’attuale forma ottagonale è definita nel 1830, con la creazione dei palazzi porticati che collegano piazza della Repubblica e via Milano.
A partire dal 1837 venne rinominata piazza Emanuele Filiberto, ed iniziò ad assumere un carattere commerciale. L’ampio spazio garantiva una maggiore igiene e attrasse ben presto i mercati della vicina piazza delle Erbe (attuale piazza Palazzo di Città) e piazza del Corpus Domini.
In questa zona sorsero anche l’Arsenale Sabaudo ed il Maglio, oltreché le prime fabbriche di Borgo Dora.
L’ultima modifica avvenne nel 1946, quando prese il nome di piazza della Repubblica in onore della nascente Repubblica Italiana, intitolando ad Emanuele Filiberto la piazza attigua del Quadrilatero Romano.
Porta Palazzo e l’immigrazione
A partire dagli anni ’60 del Novecento divenne punto di riferimento per i molti immigrati italiani che raggiungevano Torino in cerca di lavoro. La domenica, ad esempio, era il luogo in cui si cercavano manovali per l’edilizia, ma anche dove si poteva assistere agli spettacoli di improvvisati artisti di strada. Tra questi eccelleva il Re di Porta Palazzo.
Il particolare contesto sociale, l’immenso mercato ed il degrado urbano e sociale ad essi collegati incentivarono molto la presenza di associazioni di volontariato ed impegno sociale, come l’apertura del SERMIG ed altre associazioni simili.
Negli anni ’80, l’immigrazione italiana dal sud Italia è completamente sostituita da persone di origine africana ed asiatica. Insomma, piazza della Repubblica cambia pelle e anche in fretta. Forse questo è uno dei motivi per cui non viene più eletta la Regina di Porta Palazzo.
Infine a partire dal 1996, l’intera Porta Palazzo è stata oggetto di un progetto di riqualificazione che ha portato ad una nuova viabilità ed al recupero di alcuni edifici juvarriani. Da ricordare che nel marzo 2006, si svolse la cerimonia di accensione della Fiamma paraolimpica.
Il mercato di Porta Palazzo
Tettoia dell’orologio
La struttura è eretta nel 1916 con il nome di Padiglione IV. Siamo in piena prima guerra mondiale e tutte le acciaierie sono al servizio dello sforzo bellico. Tutte, tranne una. Una piccola acciaieria lavora esclusivamente per la realizzazione del Padiglione IV. Il Padiglione è poi rinominato con l’attuale nomenclatura durante i lavori di riqualificazione del 1996. All’interno ha sede un mercato di soli generi alimentari con 88 punti vendita, tutti numerati. All’esterno si è creata un’appendice parallela con artigiani e contadini che vendono la loro merce, spesso di dubbia provenienza tanto da meritarsi il nome di mercà dij busiard (mercato dei bugiardi).
Passiamo tra banco e banco, tra le cataste di stoffa, tra il gaio sventolare dei nastri e dei pizzi sospesi alle travi, ecco l’odore acre delle stoffe, mitigato, sostituito dall’aroma dei fiori; passiamo oltre, tra le chincaglierie, le terraglie, i vetri; veniamo alla nota vera, predominante di Porta Palazzo: quella gastronomica.
Guido Gozzano
Padiglioni II e V
Questi due padiglioni sono costruiti nel 1836 per la vendita di generi alimentari. Il primo in particolare, con 18 punti vendita è dedicato al mercato del pesce. Attorno a questi due padiglioni, sulla strada, ogni giorno vengono allestiti su dei carretti oltre 700 punti nei quali si vende di tutto: alimentari, abbigliamento, casalinghi, attrezzi, fiori ecc. Negli ultimi anni, pur sopravvivendo commercianti italiani, la maggior parte dei banchi sono gestiti da asiatici o africani.
Galleria Umberto I
La Galleria Umberto I si trova nella zona sud della piazza. Originariamente vi era il Palazzo dei Cavalieri, che ospitò l’Ospedale del Mauriziano dal 1575 fino al 1884. Pochi anni dopo, sfruttando le corsie del vecchio ospedale, si realizza una galleria commerciale con pianta a croce dedicata al nuovo sovrano Umberto I. All’interno della galleria ha sede l’antica Farmacia del Mauriziano del 1575.
Emporion
Nel 2006 a Barcellona nasce Emporion, l’Associazione Europea dei Mercati. Porta Palazzo è uno dei soci fondatori assieme a Kozponti Vasarcsamok di Budapest, il Borough Market di Londra e la Boqueria di Barcellona. L’obiettivo dell’associazione è quello di aggregazione culturale, scambio di opinioni ed integrazioni sociale, con l’intento di estendere la rete con altri importanti mercati internazionali.
Il Balon
Una citazione a parte merita il Balon (che in piemontese significa pallone). Nella parte nord della piazza, nel quartiere Aurora, si svolge questo storico mercato delle pulci di Torino. Nato nel Settecento, come Mercato dei ferrivecchi mantiene ancora oggi il suo fascino. Il nome potrebbe derivare dalla nomenclatura medievale: questa area era difatti chiamata burgum ad pillonos la cui storpiatura porterebbe a Borgo del Pallone. Comunque sia, documenti francesi durante l’assedio di Torino del 1706, indicano la zona come Faubourg de Balon.
(*) Con questo ottimo articolo di Pier Giorgio D’Amato, si inaugura la sezione “Luoghi Narrati” dove si raccontano i luoghi dei nostri quartieri: Storia, storie, ricordi e attualità. Com’erano, come sono. Come li ricordiamo e come vorremmo ricordarli domani.
Chi volesse contribuire con la narrazione di un luogo (in Aurora, Barriera e dintorni) che ritiene importante, o al quale è legato in modo particolare… Ebbene noi lo pubblichiamo con piacere.
Scrivere a: info@vivoin.it
La farmacia all’interno della galleria Umberto I ha chiuso ormai da anni, per la cronaca.
Grazie per la segnalazione.